giovedì 24 maggio 2012

La muta stagna



Ecco di seguito alcune caratteristiche delle mute stagne, da prendere in considerazione nella scelta d'acquisto tra i vari modelli proposti dal mercato.


La stagna è l'unico tipo di muta completamente impermeabile. In più ha un'altra caratteristica importante, permette di inserire dell'aria al suo interno, per compensare l'aumento di pressione a basse profondità. Altrimenti si creerebbe un effetto ventosa, causa di potenziali gravi problemi per la circolazione sanguigna.
Vengono usate indossando prima un sottomuta, che ripara ulteriormente dal freddo. Sono le mute più costose - per una nuova bisogna spendere dai 5-600 euro in più, ma per le più costose si arriva anche a diverse migliaia di euro. A questo costo si aggiunge la spesa per la sottomuta (prezzi a partire da 100 euro).

Per chi è alle prime armi conviene prendere in considerazione anche il mercato dell'usato, visti:
- i prezzi alti del nuovo
- il fatto che andrebbero sempre usate con il sottomuta, quindi, nonostante si tratti di un articolo con un uso abbastanza "intimo", basterebbe prendere solo il sottomuta nuovo
- la vestizione non deve essere perfettamente aderente, come nel caso delle mute umide e semistagne

Sono anche le più difficili da usare - ci vuole una preparazione specifica. se non si ha un amico che possa insegnare l'utilizzo è necessario fare un corso. Per esempio bisogna sapere come recuperare l'assetto se ci si ritrova con le gambe in su per lo spostamento dell'aria dentro la muta. Per queste ragioni non sono di sicuro da consigliare come prima scelta per un neofita. Andando avanti con la pratica, per chi volesse allungare la stagione di immersioni al mare è sopratutto al lago, diventa comunque un acquisto da fare prima o poi.

Attualmente in commercio si trovano principalmente dei modelli realizzati in uno di questi 3 materiali: trilaminato, neoprene compresso, neoprene espanso.


Trilaminato
Muta stagna in trilaminato
Muta stagna in trilaminato

Pregi:
- il principale vantaggio del trilaminato è che non si comprime, e di conseguenza l'asseto non varia con la profondità; necessita quindi di meno correzioni con il gav rispetto ad una stagna in neoprene
- permette l'utilizzo di sottomute pesanti, che la rendono più sfruttabile in acque gelide (con un sottomuta pesante); c'è da dire che negli ultimi anni sono comparse sul mercato delle sottomute in materiali tecnici che offrono un'ottima coibentazione senza essere ingombranti


Difetti:

- è più ingombrante in acqua rispetto alle mute in neoprene, in quanto non perfettamente aderente al corpo

Neoprene compresso
Muta stagna in neoprene compresso
Muta stagna in neoprene compresso

Pregi:

- non si comprime, e di conseguenza l'asseto non varia con la profondità; quindi necessità di meno correzioni con il gav rispetto ad una stagna in neoprene

Difetti:

- rispetto alle mute in trilaminato non permette l'uso dei sotto-muta più pesanti, in quanto molto più aderente al corpo. Quindi se dovete immergervi in un lago gelido d'inverno potrebbe non offrire abbastanza riparo dal freddo


Neoprene
Muta stagna in neoprene
Muta stagna in neoprene

Pregi:
- costano però qualcosa in meno rispetto alle mute in trilaminato/neoprene compresso.
- sono le più "calde" tra i vari materiali, e possono essere utilizzate al mere nel mediterraneo anche d'estate con delle sottomute molto leggere; conosco diverse persone che usano il trilaminato al lago, con dei sottomuta invernali, e il neoprene al mare.

Difetti:
- rispetto alle mute in trilaminato/neoprene compresso queste ultime si comprimono con l'aumento della pressione/profondità, quindi necessitano di più variazioni di asseto; questo le rende meno comode sopratutto in caso di immersioni con decompressione, che necessitano di soste lunghe a basse profondità in asseto costante.


Altre caratteristiche da prendere in considerazione nella scelta di una muta stagna sono:

- Vestibilità/Peso - da valutare provandole in negozio; attenzione vanno provate indossando la sottomuta
- Il materiale dei polsini e del collare: neoprene o latice; qui va un po a gusti personali; il collare in neoprene è più "caldo", i polsini in lattice permettono più facilmente di montare i guanti stagni.
- La tipologia di valvole: con scarico frontale o laterale; sono da preferire quelle con scarico laterale in quanto non si rischia di azzionarle con un urto casuale
- Costi di riparazione; le mute in trilaminato sono più facili da riparare
- Calzare morbido o rigido; i calzari morbidi danno la possibilità di indossare un calzare rigido non integrato nella muta, potendo scegliere la misura perfetta, quindi permettono una comodità maggiore
- Presenza di rinforzi nelle zone più a rischio di foratura (es: nella zona delle ginocchia)

Per concludere un consiglio: prima di acquistare una muta stagna, sopratutto nel caso dei modelli più costosi, cercate di organizzare una prova in acqua: spesso i vari produttori organizzano delle giornate di immersione di prova.






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